Alfonso Rubilli nacque ad Avellino il 18 febbraio 1873 ed è stato un politico e avvocato italiano. Si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Napoli a 22 anni ed iniziò ad esercitare la professione di avvocato. Fu eletto deputato per la prima volta nel 1913 e rieletto nel 1919. Nel 1924 fu sottosegretario di Stato al Ministero dell'Agricoltura del primo dopoguerra. Dopo l'omicidio di Giacomo Matteotti aderì alla secessione aventiniana e si ritirò dall'attività politica. Dopo la guerra fu eletto rappresentate della provincia di Avellino all'Assemblea Costituente. Fu senatore della I legislatura della Repubblica Italiana eletto nella lista dei liberali alle elezioni politiche del 1948 ma, a causa di un ictus cerebrale che lo rese invalido quello stesso anno, non sedette mai sui banchi del Senato. Il suo nome è legato alla fama di grande benefattore, ed indissolubilmente alla Casa di Riposo Rubilli, infatti era il 1933 quando l'on. Rubilli concepiva l'idea di dotare la città di Avellino di una casa di riposo per vecchi di ambo i sessi. Probabilmente il motivo occasionale, che lo spinse a quel generoso gesto è legato ad un episodio, che suscitò una forte emozione nel suo animo sensibile. In una rigida giornata d'inverno, venne ritrovato morto carbonizzato, un povero vecchio, ben noto alla città e popolarmente chiamato "Neroso" «un misero ed onesto vecchio, quasi idiota». Costui, per poter trovare riparo dalla notte, si era rifugiato in una casupola daziaria abbandonata dove in un rudimentale braciere aveva acceso del fuoco per riscaldarsi. Purtroppo durante la notte vi fu la tragedia. Ricordando la fine del povero Neroso, il Rubilli diceva «Vi sono scuole, chiese, orfanotrofi ed istituti di beneficenza, ma non vi era nulla, proprio nulla per la vecchiaia triste e povera, poiché a nulla valeva quel rifugio ai Cappuccini in cui vecchi, e pochi, e solo maschi, vivevano abbrutiti, esposti a continui pericoli, senza cura e senza conforti». La costruzione della "Casa" divenne lo scopo della sua vita. Seguiva personalmente gli arredi ed i servizi. Riuscì ad ottenere, nel 1938, il decreto reale con il quale la fondazione veniva inclusa fra gli "Enti Morali". Finalmente nel 1940 la "Casa di Riposo" accoglieva i primi vecchi, affidati alle cure delle suore del Gottolengo di Torino, che lui con grande caparbietà era riuscito a portare ad Avellino. Alla costruzione della "Casa", Rubilli aveva dedicato tutti i suoi averi, circa un milione, scegliendo di vivere la sua vecchiaia da povero, forse per avvicinarsi di più a quei poveri vecchi, che erano stati al centro delle sue attenzioni. La casa di riposo Alfonso Rubilli offre servizi di accoglienza e assistenza per anziani con la qualità di una residenza.

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